Nel momento in cui si formalizza una proposta d’acquisto immobiliare, è prassi comune consegnare un assegno all’agenzia immobiliare. Nonostante questa consegna non sia strettamente necessaria per la validità della proposta, aggiungere un assegno si è affermato come un gesto che sottolinea la serietà dell’acquirente. Questa pratica consente di consolidare l’impegno dell’acquirente verso l’acquisto e di certificare l’accordo una volta che il contratto viene concluso e il proprietario incassa l’assegno. Solitamente, l’importo dell’assegno è considerato simbolico e verrà conteggiato nei pagamenti successivi, con cifre che oscillano generalmente tra i 2.000 e i 5.000 euro. Si raccomanda l’utilizzo di un assegno non trasferibile, esplicitamente intestato al proprietario dell’immobile, che sarà anche il destinatario della proposta d’acquisto. È essenziale che l’assegno sia compilato in modo completo, includendo luogo, data e firma, dettagli che il notaio richiederà al momento della firma dell’atto di vendita definitivo, insieme a una copia di tutti i pagamenti effettuati. È importante sottolineare che l’assegno allegato alla proposta funge da deposito fiduciario e si trasforma in caparra confirmatoria solo con l’accettazione formale della proposta.
Durante il processo di negoziazione, l’assegno versato dall’acquirente è custodito dall’agente immobiliare, che ne assume la responsabilità. Quest’ultimo ha il compito di consegnarlo al proprietario solo nel caso in cui la proposta venga accettata. È importante sottolineare che la proposta d’acquisto si considera ufficialmente accettata non appena il proponente riceve notifica dell’accettazione entro il periodo di irrevocabilità concordato. Di conseguenza, l’acquirente verrà informato della consegna dell’assegno al proprietario.
Nel caso in cui la proposta non venga accettata entro il termine stabilito, o se sorgessero circostanze che invalidano l’accordo (come il mancato ottenimento di un mutuo previsto da specifiche clausole risolutive), l’assegno deve essere prontamente restituito all’aspirante acquirente. Questa restituzione avviene senza alcuna eccezione o impegno aggiuntivo da parte dell’acquirente.
È consigliabile che queste condizioni siano chiaramente delineate nella proposta d’acquisto o in un documento separato che funge da ricevuta. Questo documento dovrebbe dettagliare tutte le procedure convenute, garantendo trasparenza e protezione per tutte le parti coinvolte nel processo di acquisto.
Una volta che il documento è preparato con cura e attenzione ai dettagli, la firma e la consegna dell’assegno dovrebbero procedere senza preoccupazioni. Al momento della consegna dell’assegno all’agente immobiliare, è prudente richiedere una ricevuta che confermi l’avvenuto deposito. Idealmente, questa ricevuta dovrebbe essere redatta su carta intestata dell’agenzia, per fornire un ulteriore livello di formalità e sicurezza.
È fortemente sconsigliato consegnare assegni non completamente compilati o, peggio ancora, in bianco. Assicurarsi che l’assegno sia correttamente compilato, con tutti i dettagli necessari e che sia specificatamente intestato al proprietario dell’immobile o a chi detiene il titolo per la vendita, escludendo esplicitamente l’agente immobiliare da questa fase.
In definitiva, includere un assegno nella proposta d’acquisto rappresenta un gesto standardizzato e diffuso, che, se gestito correttamente, può avvenire in tutta serenità. L’importante è seguire alcune precauzioni fondamentali per assicurare che questo passaggio cruciale sia condotto con la dovuta attenzione e protezione per tutte le parti coinvolte.
Compilare un assegno per una caparra confirmatoria richiede attenzione, poiché si tratta di un impegno finanziario che sancisce un accordo preliminare tra due parti, ad esempio in un’operazione di compravendita immobiliare.
-Data: Inserisci la data di emissione dell’assegno nell’apposito spazio. È importante che la data sia corretta e che l’assegno venga consegnato entro il periodo di validità previsto dalla tua banca.
-Beneficiario: Scrivi chiaramente il nome del beneficiario, ovvero il nome del proprietario dell’immobile o dell’agenzia immobiliare autorizzata a ricevere la caparra. Assicurati che il nome sia scritto correttamente per evitare problemi nel processo di incasso.
-Importo Numerico: Indica l’importo dell’assegno nella casella numerica, senza spazi. Assicurati che non ci siano spazi tra i numeri e il simbolo dell’euro (o della valuta pertinente), per prevenire tentativi di frode.
-Importo Scritto a Lettere: Scrivi l’importo dell’assegno anche in lettere. Questo serve a prevenire malintesi o alterazioni. Se l’importo include dei centesimi, scrivili chiaramente. Ad esempio, “Mille euro e 00/100”.
-Causale: Se previsto dall’assegno, indica brevemente la causale del pagamento, ad esempio “Caparra confirmatoria per acquisto immobile”. Questo passaggio non è sempre necessario ma può essere utile per chiarire lo scopo del pagamento.
-Firma: Firma l’assegno nell’apposito spazio in basso a destra. La firma deve corrispondere a quella depositata presso la banca. Una firma non corrispondente può portare al rifiuto dell’assegno.
-Non trasferibilità: Per aggiungere un ulteriore livello di sicurezza, è consigliabile tracciare due linee parallele sull’assegno e scrivere tra queste “Non trasferibile”, se non è già pre-stampato. Questo significa che l’assegno può essere incassato solo dal beneficiario indicato.
Prima di staccare l’assegno dal libretto, verifica che tutti i dati siano corretti e leggibili. Conserva sempre la matrice dell’assegno, che rimane attaccata al libretto, per avere un record del pagamento effettuato.
Ricordati di emettere l’assegno in un ambiente sicuro e di consegnarlo direttamente al beneficiario o attraverso canali affidabili. È sempre buona pratica informare la propria banca in caso di emissione di assegni di importo significativo, specialmente se destinati a caparra confirmatoria, per prevenire problemi di liquidità o frodi.